Autontimorumenos

Fioco
pioversi d’alberi in-fine
perso nell’arte dei muri
d’ignorar la trasparenza.
 
Si può
qui
solo il profumo
d’improbabile m’orir
ch’è tramontare
e vacuo ammettersi.
 
Strali d’un sole sfacciato
infinitamente liquido.
(iato)

II

Ebbe occasione di dar vita ad altri compagni di vita, aveva letto che Dio creò il primo uomo perché si sentiva solo: sentirsi Dio occupò alcuni dei suoi giorni. Giorni che scorsero come la luce rossoscura di un geranio scorre su di un insensibile.

– Cosa si può desiderare di più grande dell’essere Dio?- scese, questa domanda, insieme all’acqua dalla doccia e gli sembrò incredibilmente inedita. Così volle tenerla con sé. Circondarsi di eccezionalità.

– Si può sempre desiderare di più – Ebbe a rispondere un giorno alla Domanda.

– Dio è il limite del pensiero e così del desiderio – Rispose la Domanda indispettita, sentendosi cadere in secondo piano.

– Le domande hanno un proprio territorio al di fuori del quale non hanno competenza, voi domande confinate l’una con l’altra a coprire la maggior quantità possibile di spazio pensabile, ma non vi conoscete tra voi – era così, lo sapeva – e quindi non puoi dire altro. – Si sentiva imbattibile.

La domanda si sfilò lentamente i guanti senza mai toglierli gli occhi di dosso, come se pensasse di aver di fronte il proprio esecutore, li gettò nel secchio della spazzatura mettendo in mostra mani che avrebbero fatto invidia alla stessa Afrodite – Mostrami i tuoi fiori, so già che li amerò! –

– Non ci sono fiori nel vaso, non vedi? – Ce n’erano – Ma ne ho uno da parte, lo tenevo per te –

Così dicendo aprì un cassetto qualsiasi e ne estrasse una rosa distrattamente blu.

Un misto tra sorpresa e nausea produsse nella Domanda l’apparizione di quella rosa, così improbabilmente senza spine; per far sì che il regalo non risultasse banale volle pungersi – E’ davvero bellissima – Estrasse dalla borsetta dei guanti di seta bianca che aderendo alle sue dita fiorirono di rosso, fu il suo modo di ringraziare. La situazione le sembrò abbastanza imbarazzante da permettere una sua uscita di scena, così lasciò la stanza che nel mentre aveva inaugurato una porta solo per lei.

Rimase blandamente solo.

Vince sempre chi alle domande risponde con altro. Domanda che risponde risposta che domanda, rispondere domanda (non si) domandare risposta. Rispondare domandere. Domandare doman dare dare domani l’acqua ai fiori

un fior di ragazzo che mette le radici in casa radici del bimbo di casa radici nel limbo di casa (moglie e buoi) dire cornuto all’asino che (non) vola non può volare il calabrone ma vola e non lo sa lo sa e non vola

si fanno le cose senza rendersene conto (la banca) che telefona il banchiere con gli occhiali (che caldo) non vengo al mare perché fa troppo caldo non vengo al caldo perché fa troppo male vengo al male in foto sei fotogenico non sei bello fotobello brutto alla luce dei fatti fare affare fanno affanno

fanno ridere le cose che ti affanni a dire

(tra)dire che c’è di mezzo (il mare) qualcuno non sta bene qualcuno non sta bene sta peggio quindi apprezza quello che

le tue cose la roba d’altri la donna d’altri la donna roba en robe la signora s’ignora la tua provenienza non il colore della pelle la nazionalità impellente