Tutto lì ad essere

Tutto lì ad essere,
biancore,
in se stesso e a scivolrarti
scivolarsi addosso.

Una nota gialla del miglior Bach,
aver niente a che fare con niente,
aver tutto a che fare con il nulla.

"A questo lo portarono gli studi oscuri e decadenti?"
Si dirà.

Ma sarà mai qualcuno a dirlo?

Sarà mai vibrata la mia statuarietà?

Alle Atena è dato, imposto,
di guardare l’ellenico mare,
l’asceta ha sempre di fronte
l’immondo suicidio
lo sfregarsi frenetico
della banalità.

Non esiste un sorriso ch’io possa vedere

Non esiste un sorriso ch’io possa vedere,
non una bocca che
gentile
ossequi il mio sommesso essere qui.

La realtà è l’eco d’altro,
un errore di specchi,
che lascia intuire il vero inferno.
Dietro una bocca arcuata
c’è un cervello che va per la sua strada, diritta.

Non esiste un sorriso ch’io possa amare
se non l’Ideale.
Orrido,
perfido questo vivere al confine.

Una sera in poesia

Una sera in poesia,
schiavo d’un pensiero
che spaventerebbe un folle.
Nei suoi inviluppi,
nelle articolazioni del mostro,
trova sostanza il distacco
e si palesa in parole.
Sempre troppo piccole
troppo lisce
cariche di un messaggio fragile.
"Sono qui".